Il paradosso di Miguel de Cervantes
Di Riccardo De Gobbi.
Narra Miguel de Cervantes nel suo “ Don Chisciotte” che Sancho Panza, nominato governatore di una provincia, fu messo alla prova con un problema paradossale (Don Chisciotte, II, 51). Tra due città della provincia da lui governata scorreva un fiume con un unico ponte. Ivi vigeva, da molti anni una regola ferrea e davvero singolare: chi voleva transitare per il ponte doveva dichiarare sotto giuramento dove andava e cosa andava a fare. Se il viandante giurava il vero lo si lasciava passare, se mentiva veniva immediatamente impiccato sullo stesso ponte.
Il problema era sorto allorché un viandante aveva sotto giuramento dichiarato: “passo per il ponte per esservi impiccato”. Se i giudici lo avessero lasciato passare avrebbero contravvenuto alla legge in quanto il viandante aveva mentito, se lo avessero impiccato del pari avrebbero violato la legge in quanto loro stessi avrebbero fornito valore di verità alle dichiarazioni del viandante. Cosa avrebbero dovuto fare? Posto di fronte al complesso dilemma Sancho Panza rispose con disarmante sicurezza: “lasciassero passare la parte dell’uomo che aveva detto la verità ed impiccassero la parte che aveva mentito”.
Nel momento in cui mi accingevo a stendere un resoconto delle attività della segreteria di uno degli ordini più importanti d’Italia, l’Ordine di Padova, mi è tornato alla mente il divertente paradosso del Cervantes. Come descrivere infatti le attività di un Ente Pubblico, quale l’Ordine dei Medici, che è nato il 13 settembre 1946 con un Decreto Legislativo del Capo Provvisorio dello Stato, in un momento storico in cui la nostra Nazione aveva da poche settimane (2 giugno 1946) rifiutato la monarchia e scelto la Repubblica, ed ancora non si era dotata di uno strumento essenziale quale la Costituzione, entrata in vigore solo il 1 gennaio 1948?
La vita di ogni creatura porta i segni delle condizioni e dell’epoca in cui è nata e di tutte le circostanze che ne segnarono il passato e ne condizionano il presente. Ecco dunque che malgrado il forte impegno che il Consiglio del nostro Ordine da molti anni esprime, la mancata approvazione di una legge di riforma degli ordini ci riporta continuamente ai vincoli legislativi del 1946 e del successivo DPR 221 del 1950, di poco più recente: un impianto legislativo adeguato agli anni ’50, che non poteva tuttavia prevedere il tumultuoso progresso della medicina ed i radicali cambiamenti economici, sociali e culturali da allora manifestatisi. Ma il profumo, o forse meglio l’odore del paradosso e della contraddizione diffondono anche dagli altri provvedimenti legislativi che hanno riguardato la nostra professione, dalla Legge 244 del 1963 sulle tariffe minime nazionali, alla importante Legge 409 del 1985, che istituiva la professione sanitaria di odontoiatra lasciando tuttavia ampio spazio alla ambiguità ed alla incertezza e ponendo le basi per la ridda dei provvedimenti di sanatoria che ne conseguirono. Ed ancora ricordiamo le norme sul medico competente ex Legge 626 del 1994, nonché le leggi sull’esercizio della psicoterapia, dalla Legge 56 del 1989 alla Legge 4 del 1999, ai decreti del Murst e successivi ministeri, concernenti la attivazione di svariati generi di corsi di specializzazione in psicoterapia.
Dobbiamo inoltre ricordare, anche se preferiremmo dimenticarcene, la normativa sulla pubblicità, mal regolamentata dalla Legge 175 del 1992, parzialmente ancora in vigore.
Dopo avere invocato per anni un aggiornamento della normativa, “l’aggiornamento” è venuto non con una organica legge ad hoc, ma con il tanto citato “ decreto Bersani”, cioè il D.L. 223 del 2006 convertito con la legge 48 del 2006; non scendiamo in un esame dettagliato che richiederebbe decine di pagine, ma dobbiamo ricordare come le ricadute sulla pubblicità sanitaria siano per molti aspetti un “effetto collaterale” del decreto, concepito con precisi ed in buona parte condivisibili obiettivi socio-economici ma assolutamente privo di un disegno organico sulla informazione e sulla pubblicità sanitaria. Il risultato, dunque, non è stato quello di chiarire e regolamentare la situazione, ma al contrario di apportare ulteriori elementi di ambiguità e di incertezza: la legge 175 non è stata abrogata ma solo integrata ed in buona parte superata, anche se permane in vigore per le società di capitali; la autorizzazione degli Ordini non è più necessaria ma il parere favorevole degli Ordini viene ritenuto vincolante da gran parte delle Pubbliche Amministrazioni.
E che dire del principe dei paradossi, l’esercizio abusivo della professione, per il quale la legislazione e la prassi in vigore prevedono pene ridicole e risibili, che nella larga maggioranza dei casi si concretizzano in poche centinaia di euro di multa. Tanto che un notissimo odontotecnico-falso odontoiatra si vanta di prevedere ogni anno nel proprio bilancio preventivo una uscita di qualche migliaio di euro per le pene pecuniarie di rito.
Date queste premesse, che ritenevo doverose per fornire una cornice alla valutazione della nostra attività, illustrerò molto brevemente quanto realizzato e proposto in questo triennio, distinguendo le attività strettamente istituzionali dalle numerose iniziative che il nostro Consiglio ha ritenuto di sviluppare per fornire servizi e stimoli aggiuntivi alla nostra categoria. Nel triennio trascorso l’attività amministrativa, oltre alla tenuta degli Albi (iscrizioni, cancellazioni, trasferimenti, elenchi dei medici specialisti, dei medici abilitati all’esercizio della psicoterapia, dei medici competenti), è stata caratterizzata dalla prova attitudinale odontoiatrica, dalle procedure connesse alla abrogazione dell’istituto della annotazione, dalle attività della commissione di accertamento della conoscenza della lingua italiana per i cittadini stranieri con titoli di studio acquisiti in paesi extra Unione Europea.
Dagli ultimi mesi del 2006 la legge di conversione del citato “Decreto Bersani” (Legge 248/2006) ha comportato importanti innovazioni in alcune procedure, in particolare per quel che riguarda le tariffe e la pubblicità. Vengono abolite di fatto le tariffe minime e l’obbligo di autorizzazione da parte degli Ordini per i messaggi pubblicitari. Permane tuttavia agli Ordini un ruolo legislativamente riconosciuto sulla correttezza e veridicità della informazione pubblicizzata e sulla decorosità delle tariffe applicate. Una importante attività non strettamente istituzionale, ma per ciò stesso ancora più rilevante è quella svolta a favore degli iscritti in ambito previdenziale: essa si esprime da un lato in attività di consulenza per le complesse operazioni di riscatto, allineamento e ricongiunzione dei contributi, dall’altro in una attività di aiuto e sostegno nelle procedure di acquisizione delle pensioni di invalidità, anzianità, vecchiaia e nella reversibilità della pensione del defunto. In ambito formativo la attività strettamente istituzionale si esprime anzitutto nella collaborazione con la Università per le procedure degli esami di abilitazione alla professione di medico-chirurgo e di odontoiatra. In ambito deontologico/disciplinare la attività del nostro ordine da anni si esprime innanzitutto con una azione formativa ed educativa e solo in casi particolari in provvedimenti di tipo disciplinare-sanzionatorio. Larga anzi direi larghissima parte della nostra attività formativa e di aggiornamento si esprime tuttavia con mezzi e modalità che vanno ben oltre la routine istituzionale. In ambito informativo disponiamo di uno dei Siti Web più consultati in Italia, di una Newsletter innovativa fruita da tutti gli Ordini italiani, di un Bollettino news,della Tribuna Medica Patavina, oltreché, ovviamente, del tradizionale Bollettino. Particolare interesse hanno riscosso i “Quaderni “, concepiti per approfondire specifiche tematiche, dalla Certificazione, alla attività del Medico Competente, alla indicazioni per l’impiego dei Mezzi di Contrasto Radiologici, alla Medicina dello Sport.
Un grande impegno che costituisce ormai un riferimento nazionale è quello profuso nella organizzazione dei corsi di aggiornamento e dei convegni di approfondimento. Nel solo biennio 2007-2008 possiamo citare: il convegno sul medico competente, quello su deontologia e normativa medica ed odontoiatrica, quello sulla medicina multiculturale ed interculturale, il corso di basic life support, quello di endocrinologia, quello sulle fratture da fragilità ossea, quello sul virus Hpv; ed ancora il convegno di medicina dello sport, quello sul governo dell’errore, il convegno nazionale sull’ambiente, il convegno internazionale sulla cooperazione con i paesi in via di sviluppo, il corso regionale di formazione sui problemi dell’ambiente, quello sulle armi batteriologiche; la riedizione del corso su deontologia e normativa, il corso per i direttori sanitari delle strutture private, il convegno sul nostro futuro previdenziale, quello sulle direttive anticipate di fine vita e sul consenso alle cure; potremmo continuare… A queste iniziative vanno aggiunte le annuali giornate del medico, seguite da centinaia di colleghi, nonché le iniziative ricreative con gli apprezzatissimi spettacoli teatrali, mostre di pittura, interludi musicali.
Molto altro sarebbe da aggiungere ma il tempo del lettore è prezioso, come ci ricorda il padre di tutti i maestri:
“La vita è breve, l’arte è vasta, l’occasione istantanea, l’esperimento malcerto, il giudizio difficile” Ippocrate, Aforismi: 1,1