Le meraviglie e le insidie della nostra mente – Tappa nr. 3

Businessman Leaving Footprints in the Sand 2000

Cosa è la lingua: serva o padrona?

Risposta fornita dagli studi di Lera Boroditsky (2001-2011) – La lingua è un semplice strumento che permette la espressione di un pensiero, la manifestazione di un sentimento, la descrizione di una osservazione oppure la lingua finisce con l’esercitare una influenza sul nostro modo di percepire e quindi di pensare il mondo? L’estrosa e geniale ricercatrice ha effettuato vari studi su volontari che parlavano americano, spagnolo, cinese, giapponese. Il risultato degli studi indica ripetutamente che la  madre lingua delle persone ha un ruolo attivo, in parte ancora non ben conosciuto, sulla percezione dei numeri, sulla valutazione dello scorrere del tempo e addirittura sulla percezione dei colori. Torna  alla mente l’aforisma del poeta Schiller: “ la lingua poeta e pensa per Te” …

Per saperne di più: http://www.demenzemedicinagenerale.net/mens-sana/recenti-ricerche-delle-neuroscienze-e-della-psicologia-cognitiva/76-cosa-e-la-lingua-serva-o-padrona

 

La nostra mente usa sempre una medesima modalità per conoscere il mondo?

Risposta fornita da Daniel Kahneman e Amos Tversky – No, sono stati individuati almeno 2 meccanismi di risposta agli stimoli che ci provengono dall’esterno ( siano essi stimoli sensoriali o cognitivi): Kahneman e Tversky li hanno denominati Sistema 1 e Sistema 2.
Il Sistema 1 è rapido, intuitivo, automatico, molto influenzato dal contesto e dallo stato emozionale del soggetto: per comprendere ed assumere decisioni veloci e si basa sulla applicazione di modelli (Pattern).
Il Sistema 2 è lento, razionale, analitico, poco influenzato dallo stato emozionale del soggetto: comprende ed assume decisioni in base ad un procedimento logico sequenziale
I due Sistemi operano in parallelo (o prevale l’uno o prevale l’altro).

Per saperne di più: http://www.demenzemedicinagenerale.net/mens-sana/recenti-ricerche-delle-neuroscienze-e-della-psicologia-cognitiva/87-la-nostra-mente-usa-sempre-una-medesima-modalita-per-conoscere-il-mondo

 

Lo sviluppo delle reti di relazioni virtuali “Social Network” dal punto di vista neurofisiologico, ha effetti sovrapponibili alle tradizionali “reali” Relazioni Sociali?

Risposta fornita da Kanai e coll. – Avere frequenti contatti ed assidua frequentazione nei “Social Network” porta ad un aumento di densità cellulare in aree specifiche dei lobi temporali e degli ippocampi. Non sono note le conseguenze neuropsicologiche nel medio-lungo periodo di questi fenomeni, in particolare nei soggetti più giovani.

Per saperne di più: http://www.demenzemedicinagenerale.net/mens-sana/recenti-ricerche-delle-neuroscienze-e-della-psicologia-cognitiva/92-lo-sviluppo-delle-reti-di-relazioni-virtuali-social-network-da-punto-di-vista-neurofisiologico-ha-effetti-sovrapponibili-alle-tradizionali-reali-relazioni-sociali