Le meraviglie e le insidie della nostra mente – Tappa nr. 2

A cura di Riccardo De Gobbi, Leopoldo Pagliani, Filippo Zilio

Proseguiamo ora il nostro percorso e affrontiamo nuovi argomenti!

Esiste una personalità stabile e definita o la personalità di ciascuno è influenzata dal ruolo sociale che riveste?

Risposta fornita dagli studi di Philip Zimbardo (1971) – L’esperimento prevedeva l’assegnazione, ai volontari che accettarono di parteciparvi, dei ruoli di guardie e prigionieri all’interno di un carcere simulato. Fra i 75 studenti universitari che risposero a un annuncio apparso su un quotidiano che chiedeva volontari per una ricerca, gli sperimentatori ne scelsero 24, maschi, di ceto medio, fra i più equilibrati, maturi, e meno attratti da comportamenti devianti; furono poi assegnati casualmente al gruppo dei detenuti o a quello delle guardie. Gli inattesi risultati ebbero dei risvolti così drammatici da indurre gli autori dello studio a sospendere la sperimentazione: Dopo solo due giorni si verificarono i primi episodi di violenza: i detenuti si strapparono le divise di dosso e si barricarono all’interno delle celle inveendo contro le guardie; queste iniziarono a intimidirli e umiliarli cercando in tutte le maniere di spezzare il legame di solidarietà che si era sviluppato fra essi. Le guardie costrinsero i prigionieri a cantare canzoni oscene, a defecare in secchi che non avevano il permesso di vuotare, a pulire le latrine a mani nude.

L’esperimento sembra drammaticamente confermare quanto ipotizzato dallo psicologo sociale Le Bon il quale sostiene che gli individui di un gruppo coeso  tendono a perdere l’identità personale e il senso di responsabilità, alimentando la comparsa di impulsi antisociali.

http://www.demenzemedicinagenerale.net/mens-sana/le-grandi-ricerche/75-esiste-una-personalita-stabile-e-definita-o-la-personalita-di-ciascuno-e-influenzata-dal-ruolo-sociale-che-riveste ]

L’individuo è libero nei suoi giudizi o è fortemente influenzato dalle opinioni della maggioranza?

Risposta fornita da Solomon Asch – Nell’esperimento condotto da Asch nel 1956 perfino una banale opinione, priva di qualsiasi conseguenza positiva o negativa per il soggetto, è stata fortemente influenzata dalla opinione errata della maggioranza.

L’esperimento di psicologia sociale intendeva valutare la propensione di 50 soggetti  psichicamente normali ad essere influenzati dalle opinioni della maggioranza anche quando tali opinioni erano in palese contrasto con i dati forniti dall’apparato sensoriale degli stessi soggetti. Il protocollo sperimentale prevedeva che 8 soggetti, di cui 7 complici dello sperimentatore  e l’ottavo, ignaro  oggetto dell’esperimento, dovevano valutare delle schede con tre linee di diversa lunghezza in ordine decrescente, confrontandole con  un’altra linea, posta in un’altra scheda, di lunghezza uguale alla prima linea della prima scheda. Chiedeva a quel punto ai soggetti, iniziando dai complici, quale fosse la linea corrispondente nelle due schede. Nei primi esercizi i soggetti che segretamente collaboravano con lo sperimentatore rispondevano correttamente ma dopo alcuni test essi iniziarono a rispondere in maniera concorde e chiaramente  errata; il vero soggetto sperimentale, che doveva rispondere per ultimo o penultimo,  nella maggior parte dei casi  iniziava  a rispondere anche lui in maniera scorretta, conformemente alla risposta sbagliata data dalla maggioranza di persone. Il soggetto sperimentale decideva, pur sulla base di un dato oggettivo chiaramente contrario, di assumere la posizione della maggioranza: nell’esperimento originale di Asch, il 75% si conformò almeno una volta alla pressione del gruppo (il 5% dei soggetti si adeguò ad ogni singola ripetizione della prova) e solo il 25% dei partecipanti non si conformò alla maggioranza. Al termine degli esperimenti, ai partecipanti fu chiesto perché avessero deciso di conformarsi al resto del gruppo: la motivazione il più delle volte espressa era quella di non essere giudicati negativamente dallo sperimentatore e/o dai colleghi del gruppo.
L’esperimento di Asch sul conformarsi degli individui alle opinioni delle maggioranze è stato confermato da altre ricerche, tra cui spicca l’esperimento di Milgram, allievo di Asch.

http://www.demenzemedicinagenerale.net/mens-sana/le-grandi-ricerche/78-l-individuo-e-libero-nei-suoi-giudizi-o-e-fortemente-influenzato-dalle-opinioni-della-maggioranza ]