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Cos’è il “Chemsex” e perché dobbiamo preoccuparcene – a cura di Riccardo De Gobbi

Chemsex.

L’uso incontrollato di sostanze che potenziano e prolungano l’attività sessuale, verità e pericoli.

In tutta Europa si sta diffondendo l’uso di sostanze chimiche stimolanti per potenziare e prolungare la attività sessuale: non più solo gli inibitori della fosfodiestersi 5 ma anche l’uso di metamfetamine, mefedrone, gamma-idrossibutirrato e gamma-butirrolattone variamente associati. La attività sessuale può così protrarsi per varie ore e per più giorni: le metamfetamine e il mefedrone sono psicostimolanti che aumentano il desiderio sessuale, il tono dell’umore, la forza fisica, la resistenza alla fatica. Il gamma-idrossibutirrato ed il suo precursore gamma-butirrolattone hanno spiccata attività disinibente, riducono l’ansia ed il disagio e favoriscono la sensazione di benessere e rilassamento: sono state denominate giornalisticamente le “droghe dello stupro” in quanto diminuiscono le resistenze e le capacità di reagire dei soggetti a cui vengono fatte assumere, spesso diluiti in cocktail, bibite, bevande alcoliche, caffè. Ai dosaggi più elevati danno inoltre amnesia anterograda: i soggetti riprendono piena coscienza dopo varie decine di minuti e non ricordano quanto accaduto a partire da pochi minuti dopo la somministrazione dei butirrati.

Le modalità di assunzione di queste sostanze sono le più varie: relativamente frequenti in Inghilterra i sex-party nei week-end, in cui maschi omosessuali associano diverse sostanze ottenendo performance sessuali intense protraentesi per varie ore e per diversi giorni. Non si hanno ancora dati certi riguardo al numero di consumatori abituali di queste sostanze né sulla frequenza e sulle dosi assunte: secondo le ricerche condotte dal network inglese Neptune nel 2012-2013 circa un milione di persone in U.K. ha utilizzato “club drugs” tra le quali certamente le chemsex. Nel 2010 secondo l’importante studio europeo EMIS (European Men-who-have-sex-with-men Internet Survey) il 6% dei maschi omosessuali europei intervistati dichiarò di avere usato una o più sostanze in sex-party nelle 4 settimane precedenti: il 17% degli Olandesi, il 13% degli Inglesi, il 12% degli Spagnoli ed il 9 % degli Italiani …

L’uso di queste sostanze è dunque accertato anche in Italia anche se purtroppo mancano iniziative da parte del Ministero, mentre vanno segnalate iniziative degli Enti Locali, nel Veneto in particolare il Comune di Verona, tra i primi in Italia. In merito ai controlli effettuati dalle autorità competenti è interessante segnalare che purtroppo i butirrati sono liberamente acquistabili in Intenet: è sufficiente digitare “butirrati vendita” !!!!

Gli effetti nocivi sulla salute di questi cocktail di farmaci sono certi anche se ancora non del tutto conosciuti: si possono segnalare per le Amfetamine complicanze cardiovascolari: crisi ipertensive, tachicardie, aritmie, scompensi cardiaci, danni ischemici cardiaci e cerebrali. Per i butirrati sono segnalate depressione respiratoria, convulsioni, possibili asfissie e morte, specie se associati ad alcool. I danni sono aggravati dai prolungati digiuni favoriti dall’azione anoressizzante delle amfetamine. Per tutte queste sostanze è tuttavia particolarmente preoccupante la dipendenza: forte dipendenza psicologica per le amfetamine e forte dipendenza anche fisica per i butirrati; inutile sottolineare come l’uso ripetuto a scopo sessuale possa quindi avere effetti devastanti sulla psiche dei consumatori. A questi preoccupanti dati va aggiunta la considerazione che la disinibizione indotta da queste sostanze crea una condizione ideale per la trasmissione di tutte le malattie sessualmente trasmesse: secondo gli studi inglesi durante i sex-party vi è una media di cinque partner per partecipante con ore di rapporti generalmente non protetti.

L’uso di sostanze che aumentano il desiderio sessuale, provocano euforia, riducono le inibizioni, l’ansia e la sensazione di disagio, aumentano la resistenza fisica, la potenza, intensità e la durata delle prestazioni sessuali si sta rapidamente diffondendo in tutta Europa, con prevedibili gravi danni per la salute, senza una adeguata risposta da parte delle autorità competenti.
I colleghi inglesi come sempre pragmatici ed essenziali stanno sviluppando preoccupate riflessioni critiche ed autocritiche: forse noi stiamo aspettando che gli altri risolvano anche i nostri problemi…